Tribunale di Palermo: non c’è diffamazione nell’esposto della FLC CGIL Sicilia che nel 2014 ha chiesto un’ispezione all’I.C. Vittorio Emanuele III di Palermo
Questo è quanto ha sentenziato il Giudice della III sezione penale del Tribunale di Palermo, dopo sei anni di processo, nell’udienza d’appello del 9 marzo 2021, riformando, con la formula “perché il fatto non sussiste”, la sentenza di condanna del Giudice di Pace del 20 febbraio 2019.
I fatti risalgono al giugno 2014 allorquando, a seguito di una segnalazione, il segretario generale del sindacato siciliano ha inviato un esposto alla Direttrice Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale denunciando la presenza anomala e quasi permanente, presso l’IC Vittorio Emanuele III di Palermo, di Corrado Faletti, già noto alla FLC CGIL durante il suo incarico concluso anzitempo al Ministero dell’Istruzione, molto discusso sugli organi di stampa. La FLC CGIL, assolvendo al suo ruolo sociale di tutela degli interessi generali con la corretta gestione dei finanziamenti pubblici e della pubblica amministrazione, ha chiesto una visita ispettiva per verificare “presunti illeciti”.
L’iniziativa della FLC siciliana ha suscitato la protesta della dirigente scolastica ed è stata oggetto nel febbraio 2015 di un atto di querela per diffamazione nei confronti di Giusto Scozzaro, firmatario dell’esposto, da parte di Corrado Faletti. Il processo giudiziario a carico di Giusto Scozzaro, assistito dallo Studio Legale dell’Avv. Giuseppe Crescimanno, del Foro di Palermo, si è concluso, in primo grado, con la sentenza emessa dall’Ufficio del Giudice di Pace di Palermo il 20/02/2019.
La FLC CGIL – siciliana e nazionale – valutate le motivazioni della sentenza ha condiviso con l’interessato di promuovere il ricorso in appello la cui udienza si è svolta il 9 marzo 2021, presso il Tribunale di Palermo. Al termine del dibattimento, il Giudice ha sentenziato l’assoluzione con formula piena di Giusto Scozzaro, già segretario generale della FLC CGIL della Sicilia, con la formula perché il fatto non sussiste.
La FLC CGIL nazionale e la FLC CGIL siciliana accolgono con estrema soddisfazione la sentenza di assoluzione del dirigente ingiustamente perseguito a causa di una sbagliata e strumentale interpretazione dell’azione sindacale della FLC CGIL; quell’azione sindacale che cercava chiarezza e risposte, che continueremo a portare avanti con determinazione presidiando i luoghi di lavoro della Conoscenza. La sentenza di assoluzione fa giustizia e restituisce alla FLC CGIL la sua nitida immagine.
Ci auguriamo che i gruppi editoriali che hanno in passato gioito con il Faletti non scelgano di “stare zitti” e diano adeguato risalto alla sentenza che ha accertato la correttezza dell’azione sindacale.